La domenica è ormai il NICOLE MINETTI EVERYWHERE DAY. Proprio lei: l'unica igienista dentale di vostra conoscenza, la nostra nemiga chips preferita, l'indispensabile consigliere regionale della Lombardia, l'unica che ha una pagina wikipedia in Romagnolo, l'unica donna indagata per induzione e favoreggiamento alla prostituzione capace di mandare a puttane anche un'azienda (la sua presenza alla sfilata Parah durante l'ultima Milano Fashion Week ha portato il pubblico indignato ad un'opera di boicottaggio nei confronti della casa di moda italiana).
Dopo essere magistralmente imitata da Virginia Raffaele a Quelli che... ogni settimana, Nicole -quella vera- è stata invitata ad occupare il palinsesto domenicale di Domenica live, il nuovo programma domenicale condotto da Alessio Vinci (ed è subito tweet: @carmelitadurso ci manchi please come back perchè Vinci è insopportabile), con una pettinatura alla Carfagna, modello "finta ripulita".
L'intervista tralascia il discorso del processo, delle intercettazioni, dei bunga bunga, dei briefing fatti alle amiche chips (insomma, tutto ciò che vorremmo davvero sapere) per concentrarsi su discorsi puramente FUTILI, dimostrando la tattica delle rete ammiraglia Mediaset "portiamo un personaggio controverso in tivù ma chiediamole cose inutili, tanto genera comunque attenzione e audience".
Scopriamo i segreti di Nicole Minetti: nasce come igienista dentale perché affascinata dal mondo dell'odontoiatria e della medicina. Sceglie di intraprendere questo percorso universitario perché non aveva voglia di studiare medicina per tanti, troppi anni.
LA CARRIERA IN POLITICA
Dopo un momento da soubrette che però viene omesso in cui balla squinternata a Colorado Café, e la fama dovuta alle conversazioni telefoniche avvenute con Silvio Berlusconi, Barbara Faggioli e tante altre amighe, diventa consigliere regionale della regione Lombardia poiché facente parte del listino blindato "fortemente voluto da Berlusconi" che includeva i nomi dei candidati consiglieri automaticamente eletti nel caso in cui Roberto Formigoni e il suo parrucchino avessero vinto.
Lei ovviamente né dà una versione differente: è divenuta consigliere in quanto giovane ragazza da sempre interessata alla politica (già durante le superiori era una militante politica nella sua Rimini), ha studiato (nonostante una bocciatura alla maturità classica), è preparata e sta ancora imparando tanto, ma anche perché ha avuto tanta fortuna. Il suo ruolo di consigliere parlamentare ha avuto rilievo con l'interrogazione parlamentare alla regione Lombardia sulle banche del latte materno. Per lei è una battaglia importante, che porterà avanti con grande cura, insieme ad altri impegni politici come una mozione per l'istituzione degli albi delle professioni sanitarie e una integrazione a un progetto di legge nazionale sul volontariato per il PDL.
Dall'intervista traspare subito il tono ironico (e urlato) di Alessio Vinci, che si fa sì portavoce del popolo, ma non con la dovuta cautela. Ok lei è una trucida, ma è il caso di prendersela con lei? O semmai con chi ha portato ad avere gente come lei in politica?
LO STIPENDIO
Certo la rabbia può venire quando rivela di guadagnare 8500 euro al mese. "Io non vengo da un altro pianeta, vengo da una famiglia media, non ricca, che con tutti i suoi problemi mi ha dato la possibilità di studiare". In Lombardia questi stipendi sono già stati ridotti e per lei non sarebbe un problema nemmeno se le fosse dimezzato, ma anche qui il problema è "che odio, la Minetti prende 8500 euro?" o "che odio che dei consiglieri regionali, chiamati a farsi portavoce dei problemi della gente comune, debbano prendere sedici milioni delle vecchie lire al mese?" (il cambio in lire fa sempre scena drammaticissima quando si parla di grosse cifre).
LA SFILATA DI PARAH
Lo scandalo su Facebook di fronte a Parah che si giustificava per aver assunto la Minetti a sfilare è stato qualcosa di epocale, con frasi come "È come mettere la Lewinski alla colgate". ADDIOOOOO! Vinci le chiede: "è conciliabile una sfilata in costume da bagno con la figura istituzionale di consigliere regionale?" Parlando di Italia sinceramente quasi non sarebbe da sconvolgersi, ma solo da maledire i vertici di Parah che hanno scelto proprio lei come testimonial peraltro offrendole un compenso "normale" di 5000 euro lordi. Di fronte a questa nuova provocazione di Vinci, Nicole Minetti risponde:
"è una domanda che non dovrebbe neanche essere posta (...) la figura dell'indossatrice è un mestiere sconveniente? non ha pari dignità rispetto a un'altra professione?"
e lui risponde
"non mi risulta che le modelle facciano i consiglieri regionali o i sindaci di paese!"
Lei a questo punto si invoca all'
"arcaico luogo comune per cui la modella ha un cervello piccolo e non può fare determinate professioni"
LE DIMISSIONI?
Tante telefonate ricevute in cui i giornalisti le chiedono informazioni, ma nessuna richiesta ufficiale di dimettersi. Angelino Alfano aveva detto che lei si sarebbe dovuta dimettere rispondendo a una domanda in tv, ma non è mai andato a chiederglielo personalmente. La Minetti dice, non proprio chiaramente, che nel momento in cui il partito le chiedesse di dimettersi per via degli scandali, lei prenderebbe seriamente in considerazione la cosa, mentre per ora rimangono tutte lamentele mediatiche.
LA POLEMICA INUTILE
Vinci mostra una foto della Minetti in giro per Milano con la maglia "Senza tshirt sono ancora meglio" e la rimprovera. Lei risponde "Non ho fatto un errore a mettere una tshirt, sono questi i problemi d'Italia?". È insomma evidente che lei sia un personaggio che accetta volentieri che si parli di sé tanto nel bene quanto nel male, ed è soltanto un pallido, patetico e siliconato riflesso dello stato di stallo e degrado in cui versa la politica italiana, ma c'è anche molto peggio...
Potete vedere l'intervista peggiore della storia della tv QUA a partire da 3:04:52.